Grande affluenza di pubblico giorno 14 maggio per il Convegno, organizzato presso la nostra sede del Regal Garden di Zumpano, unitamente alla Presidente della Fidapa di Cosenza, Lucia Nicosia in occasione della riunione a caminetto con relatore il prof. Gianluigi Greco, Direttore del Dipartimento di Matematica e Informatica dell’Unical e Presidente dell’Associazione Italiana per l’Intelligenza Artificiale. A tale proposito il Professore ci ha intrattenuto con una lezione magistrale sul tema Macchine che Pensano – Macchine che Creano.

L’aspetto rivoluzionario dell’Intelligenza artificiale sta nella capacità di raggiungere mete e risultati inconcepibili solo pochi anni fa. E così il prof Greco, ordinario d’Informatica dell’ateneo cosentino, è partito da Alan Turing, il matematico britannico che sostanzialmente contribuì alla vittoria della Seconda guerra mondiale perché riuscì a decifrare i codici inviati dai nazisti e svelare così le strategie di guerra del Terzo Reich. Turing fu il primo studioso a parlare di intelligenza artificiale, già nel 1950. Costruì il primo computer e si chiedeva se le macchine potessero pensare. «Da questa intuizione – il professore Greco ha introdotto la serata – nasce l’intelligenza artificiale, una disciplina che studia se gli elaboratori possano simulare comportamenti intelligenti». Ma come funzione l’intelligenza artificiale? «Funziona come il nostro cervello e noi dobbiamo prendere atto che il mondo è cambiato e che l’IA sarà sempre più presente nella nostra vita». Si deve capire che continuare ad avere paura non serve. La rivoluzione è in atto ma serve consapevolezza. Nel giro di poco tempo molte operazioni saranno automatizzate.

E i rischi? Greco non ha dubbi: «Più la tecnologia è potente più alto è il rischio. Serve un approccio etico ed è difficile che tutto il mondo contemporaneamente usi l’intelligenza artificiale allo stesso modo. L’esigenza di regolamentazione che si avverte in Europa per esempio non si avverte in America».

Una sensibilità dunque che pone il problema dell’approccio antropocentrico. Una garanzia in qualche modo anche per quanto riguarda la questione dei dati sensibili. I rischi sono tantissimi ma non si sfugge al divenire della ricerca che può diventare progresso o distruzione. Siamo a un bivio, insomma. L’esempio del professore è emblematico: «Per combattere i batteri resistenti all’antibiotico è stata usata la stessa tecnologia che sviluppa gli agenti virali».

L’intelligenza Artificiale: uno strumento al servizio dell’uomo, fra tecnologia, etica e timori, l’evento è stato un’occasione importante per esplorare il ruolo crescente dell’IA nella nostra società; infatti, essa sta rapidamente rivoluzionando il modo in cui interagiamo con la tecnologia. Dai sistemi di assistenza virtuale ai veicoli autonomi, dall’analisi dei dati alla medicina personalizzata, l’IA ha dimostrato un potenziale trasformativo in una vasta gamma di settori.

Tuttavia, l’IA deve portare tutti noi anche a ragionare rispetto a delle sfide etiche significative. La serata si è proposta di esplorare queste complessità, ponendo domande cruciali sull’impatto dell’IA sul lavoro umano, sulla privacy dei dati e su come possiamo garantire che l’IA sia utilizzata in modo responsabile ed equo, rispettando i valori etici a cui aspiriamo.

Certamente la tecnologia sarà sempre più presente ma i ragazzi a un certo punto devono spegnere il computer e devono saper continuare da soli. Come dire: l’uomo deve rimanere sempre al centro con il suo potenziale sempre acceso. Perché in fondo è proprio lui che ha avuto la capacità di creare l’intelligenza artificiale.

L’Intelligenza artificiale è ormai applicata ad ogni campo di azione ed è giusto dare le informazioni adeguate per dissolvere dubbi e preoccupazioni.

Pertanto, le Associazioni, insieme alle Istituzioni preposte devono assolvere al compito di facilitare la comprensione di un argomento così vasto e aiutare a costruire un nuovo approccio che certamente porterà ad accettare l’intelligenza artificiale con naturalezza.

I ringraziamenti e i complimenti al Professore Gianluigi Greco per aver saputo sapientemente far addentrare il pubblico in un argomento alla maggior parte sconosciuto.

Noi come Club Rotary Presila Cosenza Est a tal proposito abbiamo aderito al Premio Interdistrettuale Legalità e Cultura dell’Etica promosso dai Distretti italiani del Rotary International che proseguono nell’azione congiunta “Legalità e Cultura dell’Etica” con il compito di favorire nella Società e soprattutto nei giovani azioni positive per lo sviluppo di una coscienza etica, consapevole e coerente con i principi della legalità. Tema del concorso di quest’anno è stato Legalità e cultura dell’etica 2023-2024, intelligenza artificiale a breve, tra opportunità, rischi e possibili illegalità. Viaggio verso l’ignoto: evoluzione o declino?

Su questo premio abbiamo coinvolto la Scuola di Casale del Manco2 che, grazie alla disponibilità della dirigente Agatina Giudiceandrea e al coinvolgimento delle professoresse Marcella De Rose e Teresa Sabrina Marotta hanno partecipato e il loro alunno Wiliam Pagliaro si è classificato al terzo posto della graduatoria riguardante la sezione Manifesti Artificiali.

Nella stessa serata del 14 è stato consegnato il Premio Young, istituto dal nostro club, quest’anno arrivato alla sua VII edizione che è stato consegnato a Carmine Dodaro, Professore Associato di Informatica dell’Unical.

Grazie alle Socie e ai Soci e alle numerose Associazioni che hanno partecipato.

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